7. dicembre 2016

IMPERIA. “SAILING4HANDICAPS”, IL GIRO DEL MONDO IN CATAMARANO PER DISTRIBUIRE PROTESI AI DISABILI DEL TERZO MONDO/LA STORIA DI WOJTEK E ELENA

Wojtek e Elena da alcuni giorni sono a Imperia, ospiti dell’Imperia Yacht Service. Il motivo? Allestire e
preparare il nuovo catamarano appena acquistato per ripartire nel lungo viaggio di solidarietà per il mondo

 

Una carriera da calciatore professionista stoppata sul nascere da un infortunio talmente grave da rendere necessaria l’amputazione della gamba sinistra. La rabbia, lo sconforto fanno spazio alla voglia di vivere, di andare oltre i propri limiti, di aiutare chi si trova nella stessa condizione per dare a tutti una speranza di vita.

È la storia di Wojtek Czyz, 36 anni, polacco. Pluricampione paralimpico, con la sua compagna, Elena Brambilla, ha fondato l’associazione no profit “sailing4handicaps” e ha intrapreso un viaggio per il mondo a bordo di un catamarano con l’obiettivo di offrire a chi ne ha più bisogno una fornitura di protesi, assistenza medica, supporto e conoscenza circa l’uso delle protesi e le infinite capacità dei disabili, cercando così di aprire nuove prospettive.

Wojtek e Elena da alcuni giorni sono a Imperia, ospiti dell’Imperia Yacht Service. Il motivo? Allestire e preparare il nuovo catamarano appena acquistato per ripartire nel lungo viaggio di solidarietà per il mondo.

L’INTERVISTA

“Sailing4handicaps è un’associazione No Profit che abbiamo fondato qualche anno fa e che vuole aiutare le persone amputate in tutto il mondo, le quali non hanno la possibilità di comprare una protesi o che vivono in nazioni dove non c’è la possibilità di dare protesi. Io e Wojtek abbiamo comprato questo catamarano su cui ci troviamo e con il quale stiamo facendo il giro del mondo e lo abbiamo trasformato in un’officina galleggiante. Ovvero, facciamo questo giro del mondo, fermandoci nelle nazioni del Terzo Mondo dove, raggiunti da un ortopedico meccanico, costruiamo protesi da donare alle persone che hanno bisogno. 

Protesi che costruiamo proprio qui a bordo. Costruiamo le protesi che vengono fatte apposta per ogni persona e in più il nostro ortopedico meccanico fa un corso di formazione di due settimane per un ortopedico meccanico del luogo in modo tale che quando noi andiamo nella nazione successiva, ci sia sempre qualcuno che si prenda cura dei nostri pazienti.

Per entrare in contatto con noi bisogna consultare il nostro sito www.sailing4handicaps.de attraverso il quale si può appunto entrare direttamente in contatto con noi oppure fare donazioni che verranno utilizzate per comprare il materiale necessario per costruire le protesi e per donarle.

Siamo ad Imperia perché dopo un anno di navigazione abbiamo dovuto cambiare la nostra casa/barca in quanto ci siamo accorti che non ci stavamo più con il materiale delle protesi a bordoAbbiamo quindi acquistato un nuovo catamarano che stiamo preparando proprio qui a ImperiaCi teniamo a ringraziare tantissimo la Yacht Service Imperia in quanto ci hanno aiutato tantissimo nella costruzione, in ogni singola fase”.

 

“Wojtek è stato più volte campione paralimpico ad Atene, Pechino. Ha concluso la carriera alle paralimpiadi di Londra. Wojtek in realtà era un calciatore e ha avuto un brutto incidente durante una partita di calcio che ha portato all’amputazione della gamba. Da quel momento ha cominciato a fare atletica paralimpica e ha vinto svariate medaglie. In tutti questi anni di gare, si è accorto di quanto sia stato fortunato a vivere in Germania, in Europa, e ad avere una buona assistenza, per ottenere protesi sia per camminare, sia per fare sport. Si è reso conto che invece in giro per il mondo ci sono molte persone amputate meno fortunate. Quindi dopo che ci siamo conosciuti abbiamo concluso la nostra carriera sportiva e abbiamo messo insieme la passione per la vela e la necessità di aiutare gli altri”.

 

LA STORIA 

Wojtek Czyz

Wojtek Czyz è nato nel 1980 nella città polacca di Wodzisław Śląski. Vive a Kaiserslautern da quando aveva otto anni. Sulla strada per diventare un calciatore professionista nel Fortuna Colonia, Czyz ha subito un grave incidente sportivo in cui ha perso la gamba sinistra. In seguito si è dedicato allo sport per disabili – con enorme successo. L’atleta, amputato sopra al ginocchio, è più volte Campione Paralimpico.

Ai Giochi Paralimpici di Atene nel 2004 ha vinto l’Oro nei 100 metri, 200 metri e nel Salto in Lungo. Nel 2008 a Pechino ancora una medaglia d’oro nel Salto in Lungo. Ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 Czyz ha vinto un argento nel Salto in Lungo e due bronzi nei 100 metri e nella staffetta 4×100. L’atleta è stato inoltre più volte Campione del Mondo, Europeo e Tedesco nelle stesse discipline.

Parallelamente alla carriera sportiva, Czyz ha studiato presso l’Università dello Sport di Colonia (Deutschen Sporthochschule Köln). Nel Marzo del 2012 ha completato i propri studi conseguendo un Diploma di Laurea in Scienza, Economia e Management dello Sport.

Elena Brambilla

Elena Brambilla e’ nata nel 1983 in Italia, a Vimercate. Diplomata nel 2002 presso il Liceo Classico, Elena ha successivamente conseguito una Laurea Specialistica in Biotecnologie Farmaco-Genomiche presso l’Universita’ degli Studi di Milano-Bicocca. E’ attualmente prossima al conseguimento di una seconda laurea in Tecniche Erboristiche presso l’Universita’ Statale di Milano.

Atleta professionista dal 2003, Elena gareggia per il Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre della Polizia Penitenziaria. Laureatasi Campionessa Italiana U23 nel 2003 e Campionessa Italiana Indoor nel 2014, e’ stata due volte finalista ai Campionati Europei U23 e gareggia correntemente in meeting di livello internazionale. Vive dal 2010 in Germania.

 

 

http://www.imperiapost.it/216967/imperia-sailing4handicaps-il-giro-del-mondo-in-catamarano-per-distribuire-protesi-ai-disabili-del-terzo-mondola-storia-di-wojtek-e-elena/sailing4handicaps-storia

 

 

 

30. gennaio 2016

OCEANO ATLANTICO ATTRAVERSATO CON SUCCESSO!

Costruire protesi in Marocco è stata una bellissima esperienza ma, dopo aver donato 15 nuove “gambe”, è arrivato il momento di procedure nel nostro viaggio e prepararci ad affrontare una delle sfide più grandi per ogni velista: attraversare l’Oceano Atlantico.

Per prima cosa abbiamo dovuto portare Imagine, il nostro Lagoon 410, alle Canarie, dove ci siamo presi cura di revisionare ogni dettaglio a bordo, in modo da evitare di trovarci in situazioni pericolose nel mezzo dell’Oceano. Ogni singolo centimetro della barca è stato sottoposto ad un check accurato, a partire dall’albero e finendo con le due rampe. Non appena il tempo è diventato abbastanza stabile per partire, abbiamo fatto l’ultima spesa e riempito la dispensa… credetemi, non abbiamo mai visto uno scontrino più lungo in vita nostra!!!

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Il 5 Dicembre, dopo un’ottima ultima bistecca per pranzo, abbiamo lasciato le sicure acque del porto di Las Palmas diretti ai Caraibi: un’emozione difficile da descrivere ci ha sopraffatto. Un misto di tensione, adrenalina, rispettosa paura e curiosità tipiche solo della vigilia di un grande evento. Ci siamo guardati negli occhi, abbiamo dato un’ultima affettuosa carezza ad Imagine e abbiamo rizzato le vele: 2800 miglia, blu senza fine, onde, sole, e vento ci stavano aspettando.

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I primi 7 giorni di viaggio sono stati un calmo approccio all’attraversata: dopo aver deciso per una rotta a sud-ovest, abbiamo issato lo spinnaker spinti da un vento moderato che soffiava nelle vele, accompagnati da un sole caldo di giorno e da notti miti e calme. Veleggiando ad una velocità media di 6 nodi, tutto faceva sperare di arrivare ai Caraibi prima di Natale. Imagine si è comportata in modo magistrale, muovendosi calma e decisa tra le onde. Ogni giorno gruppi di delfini venivano a farci visita e a giocare con la barca, forse incuriositi da quale splendido enorme pesce arancione stesse nuotando là fuori, e non penso di sbagliarmi a dire che anche Imagine si è divertita a giocare con loro!

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Quasi in fronte a Capo Verde, il vento ci ha lasciati e abbiamo deciso di andare un po’ a motore nell’attesa che rinfrescasse presto. Dopo due giorni a motore però, incerti di cosa ci attendeva e conservativi nell’uso delle riserve di diesel a bordo, abbiamo deciso di spegnere semplicemente tutto e aspettare che il vento tornasse. E’ stato un momento incredibilmente magico! Bloccati nel mezzo dell’Atlantico, l’acqua liscia come olio, abbiamo potuto giocare con una tartaruga gigante, pescare deliziosi Mahi Mahi con la canna e guardare film di notte come al cinema, semplicemente coperti da una cortina di stelle. Due giorni sono trascorsi in questa calma e l’immagine di un piccolo Lagoon arancione addormentato nel mezzo dell’Atlantico resterà per sempre nei nostri cuori.

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La mattina del 17 Dicembre il vento è tornato a bussare alla nostra porta, ma questa volta senza troppe cortesie: 5, 6,7 Beaufort da poppa, onde alte e mare incrociato senza più alcuna possibilità di issare il tanto amato spinnaker. Spinta solo da mezza randa, Imagine saltava, correva, surfava sulle onde e brontolava rumorosa ma forte e stabile, lottando onda dopo onda. Non potevamo comprare barca migliore!!! Anche noi due ci siamo abituati presto alla nuova situazione senza farci bloccare nelle nostre attività quotidiane, dormendo 3-4 ore a testa di notte, cucinando, controllando il meteo, leggendo e tenendo sempre d’occhio ogni dettaglio a bordo. Presto sono arrivati anche i primi temporali, soprattutto notturni, e abbiamo dovuto spesso timonare e stare all’erta, ma ha funzionato tutto alla grande!

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Unico neo in tutta la storia è stato che i quattro giorni di calma piatta ci hanno precluso la possibilità di arrivare a Santa Lucia per Natale, ma abbiamo festeggiato comunque una Vigilia stupenda , ripagati dal più grosso Mahi Mahi che abbiamo pescato in tutto il viaggio, una gran cena, regali e persino da un albero di Natale (ovviamente decorato durante percorso!).

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Il 27 Dicembre, alle prime luci dell’alba, abbiamo intravisto all’orizzonte il profilo di Santa Lucia: con 2873 miglia e l’Oceano Atlantico alle nostre spalle abbiamo potuto festeggiare. Noi due ed Imagine ce l’avevamo fatta! VI chiederete come ci si sente? Come dopo aver attraversato un Oceano… non ci sono alter parole per descriverlo! Wow, ce l’avevamo davvero fatta! Per prima cosa abbiamo lavato la nostra Imagine, ricoperta da una crosta di sale come solo i migliori chef sanno preparare. Pochi giorni dopo abbiamo subito iniziare a raccogliere informazioni ed incontrare i futuri pazienti, aiutati dal Ministero della Salute di Santa Lucia, ma di questo scriveremo presto.

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Attraversare l’Oceano è stata una delle esperienze più forti della nostra vita! Abbiamo acquisito, sempre che sia possibile, ancora più fiducia l’uno nell’altro e soprattutto nella nostra Imagine. Non abbiamo mai rimpianto, nemmeno per un secondo di averla comprata. Abbiamo invece ringraziato per avere una barca così stabile, affidabile, facile da manovrare, ottima per viverci e incredibilmente bella per veleggiare! Ma adesso è arrivato il momento di lavorare e portare un po’ di speranza anche qui: la felicità può attraversare gli oceani e arrivare ovunque!

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25. ottobre 2015

SAILING4HANDICAPS: MISSIONE INIZIATA

E’ vero lo ammettiamo: il progetto e’ iniziato da qualche mese ma il nostro blog e’ rimasto vuoto… Sembrera’ strano a sentirsi, ma anche nel terzo millenio non e’ cosi’ facile trovare una connessione ad internet, soprattutto se si e’ per mare! Eccoci qui per darvi un sunto degli ultimi mesi e tenervi finalmente aggiornati!

Laciata la fredda Germania ad inizio estate ci siamo diretti verso sud macinando miglia e visitando diversi paesi Europei. Cosa vuol dire vivere in barca? Emozioni continue!!! Lo spendore del mare e dei suoi abitanti toglie il fiato, il cuore si ferma per un attimo pronto a partire a mille non appena le onde si alzano e il vento soffia. Imagine e’ straordinaria: la nostra piccola ci ha portato sani e salvi fino in Portogallo, a volte veleggiando a meraviglia, altre volte un po’ annoiata spinta dai suoi motori, poche volte, per fortuna, saltando e scivolando sopra e sotto le onde burrascose. Per noi si e’ trattato di un test importante prima di attraversare l’Atlantico, ma siamo un equipaggio affiatato e teniamo duro!

Dopo mesi in Europa e’ arrivato il tanto atteso momento di veleggiare fino al Marocco dove i primi pazienti ci stavano gia’ aspettando. Facile a dirsi, non cosi’ semplice a farsi: una bassa pressione localizzata sull’Atlantico orientale ha deciso di accompagnarci per tutto il tragitto con vento in faccia e folate costantemente sopra i 30 nodi. Ve la immaginate Imagine volante in mezzo al mare , con un super capitano Wojtek al comando e Elena (ingessata alla gamba) saltellante su di un piede ad aiutarlo??? Ecco, esattamente cosi’ ci ha accolto il Marocco. Il piano era di attraccare a Safi, ma la tempesta ci ha costretto a ripiegare verso la baia di Mohammedia dove una piccola ma ospitale marina ci ha offerto riparo.

Eccoci qui! Nemmeno il tempo di arrivare che abbiamo iniziato a lavorare. Tre giorni fa ci ha raggiunto dalla Germania il nostro ortopedico meccanico, Christoph Ganter, amico ed ortopedico al fianco di Wojtek da anni. Christoph e’ atterrato a Marrakesch dove si trova anche un centro ortopedico presso cui possiamo svolgere parte del lavoro. Due ore dopo il suo arrivo il nostro instancabile bavarese era gia’ al lavoro. I primi due giorni sono stati incentrati sul conoscere i pazienti, prendere le misure e preparare i modelli per costruire i contenitori delle nuove protesi. Un lavoro non da poco, considerando che abbiamo incontrato 15 persone con problemi, eta’ ed origini totalmente diversi. Ma una cosa li accomuna: il sorriso con cui ringraziano per l’immenso tesoro che stanno per ricevere.

Cosa vuol dire perdere una gamba in Marocco? L’esclusione dalla vita di tutti i giorni, la perdita del lavoro ed enormi difficolta’. A partire dal bambino che non va piu’ a scuola perche’ i compagni lo prendono in giro, fino al papa’ che vuole potersi muovere per giocare con le sue figliolette… capirete dunque come quei sorrisi siano sinceri e quanto riempiano i nostri cuori!!!

Terzo giorno di lavoro: oggi solo i piu’ duri possono partecipare! I modelli per i contenitori devo essere riempiti di gesso per ottenere il loro positivo: siamo tutti ricoperti di polvere bianca. Penso che questa sera la nostra lavatrice ci chiedera’ di pagarle gli straordinari! Christoph modella i calchi come un scultore esperto… Non fosse per il suo incomparabile accento bavarese, lo chiamerei Michelangelo! Stasera si torna in barca e domani si iniziano a costruire le prime protesi a bordo…non vediamo l’ora!!!

16. maggio 2015

Un nuovo bimini per Imagine

L’anno scorso, mentre stavamo trascorrendo alcuni giorni nella marina di Heiligenhafen, abbiamo incontrato Katrin e Wolfgang Franzmann. Parlando con i due, gli abbiamo spiegato quali problemi avevamo con il nostro bimini, Katrin e Wolfgang sono infatti i propietari del negozio Franzmann-Segel e conoscono molto bene questo business.

Ci trovavamo davanti al problema di costruire un’area di lavoro per il nostro ortopedico meccanico utilizzabile anche in condizioni di forte vento e pioggia. Fino a quel momento avevamo infatti solo una tenda contro il sole.

Abbiamo spiegato a Katrin e Wolfgang le nostre necessita’ e desideri. Wolfgang ha ascoltato tutto in silenzio, si e’ fatto un’opinione e ha portato tantissime nuove idee.

Coprire, anche lateralmente, la vasta area del pozzetto non e’ cosa da poco, ma il nostro esperto produttore di vele non si arreso.

Ci siamo lasciati con il patto che Katrin e Wolfgang sarebbero venuti a trovarci durante l’inverno nel rimessaggio per prendere le misure. Fino a quel momento i due avrebbero continuato a pensare a come risolvere il problema.

Non appena arrivata nel rimessaggio, la coppia si e’ messa all’opera. Per prima cosa hanno dovuto prendere tutte le misure.

IMG_1390Katrin e Wolfgang durante il lavoro

A quel punto i due sono tornati nel loro negozio di Heiligenhafen. Abbiamo avuto la fortuna di visitarli e di prendere parte alle fasi di lavorazione del nostro bimini. Elli adora cucire ed era entusiasta delle potenti macchine da cucire presenti nel negozio.

Franzmann-Segel e’ una realta’ piuttosto nuove: la coppia ha aperto la propria attivita’ solo un anno fa ma la qualita’ del loro lavoro non e’ passata inosservata e si e’ subito sparsa la voce.

Produttori di vele storici, quali Segelwerkstatt Stade, collaborano Franzmann Segel: oggi potete trovare ad Heiligenhafen un competente fornitore di vele, coperture per barche e ogni tipo di prodotto tessile per barche.

Poco dopo il varo di Imagine quest’anno, il nostro bimini era pronto. Siamo rimasti senza parole per le dimensioni del lavoro. Ora il nostro ortopedico meccanico puo’ lavorare in ogni condizione climatica e costruire tante protesi!

IMG_2476     Katrin e Wolfgang durante l’installazione del nuovo bimini
IMG_2513Il lavoro finito e’ perfetto! Ora il nostro ortopedico meccanico puo’ lavorare in ogni condizione di vento e pioggia.

Da una semplice richiesta ad una grande amicizia e un incredibile aiuto per sailing4handicaps!!!

Grazie mille a Katrin e Wolfgang di Franzmann-Segel!

L’ equipaggio di s4h.

4. novembre 2014

L’equipaggio di sailing4handicaps ha ricevuto la prima donazione da parte di MARX e YANMAR.

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In passato abbiamo gia’ raccontato della collaborazione con MARX e YANMAR.

Poco prima dell’Hanseboot e’ arriato il momento di incontrarsi. MARX ha invitato l’equipaggio di sailing4handicaps ad Amburgo per ritirare i pezzi di ricambio per i due motori 3JH4 YANMAR. Questo permettera’ all’equipaggio di partire in sicurezza per la sua missione.

I motori verranno a breve preparati per affrontare l’ultimo inverno prima del lungo viaggio.

Il contributo di MARX si dimostra decisivo per il miglioramento del progetto e della sicurezza a bordo. Siamo davvero grati a MARX e YANMAR di essere al nostro fianco come partenrs su cui fare affidamento e pronti a fornire assistenza e consigli a qualsiasi ora del giorno e della notte.

2. ottobre 2014

Werkzeug Schmidt GmbH sostiene sailing4handicaps

Ci sono persone che non fanno un gran „Tamtam“. Hans Schmidt, proprietario della ditta Werkzeug Schmidt, e’ uno di questi!

Quando abbiamo incontrato Hans Schmidt per presentargli sailing4handicaps, ci ha ascoltato attentamente e dato direttamente il suo supporto prendendo a cuore il progetto ed iniziando subito ad aiutare.

Lo stesso giorno, con l’aiuto del noatro ortopedico meccanico Christoph Ganter, abbiamo scritto una lista degli attrezzi necessari a bordo per costruire protesi, da aggiungere a quelli gia’ offertoci da Wiha.

Dopo pochi giorni abbiamo ricevuto il pacco completo.

Un altro passo nel nostro progetto e’ fatto e vogliamo ringraziare di cuore  Hans Schmidt per il suo sostegno.

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La ditta

La ditta e’ stata fondata da Hans e Regina Schmidt il 01.01.1955. Nell’anno 1960 hanno traslocato in via Friedrichstrasse 55 a Kaiserslautern, Germania. Nel 1980 Hans Schmidt junior ha preso il posto del decedto padre e nel 1985 ha cambiato il nome dell’azienda in Hans Schmidt GmbH. Hans Schmidt e’ il proprietario e manager della ditta. L’azienda vende prodotti per privati e per le aziende in termini di attrezzi da lavoro e macchinari per il legno ed i metalli.

Contatti

Hans Schmidt Handels- GmbH Werkzeug, Maschinen- Industriebedarf

Friedrichstrasse 55 
67655 Kaiserslautern

Fon: 0631 36496 – 0 
Fax: 0631 66675
Email: info@nullwerkzeug-schmidt.de
Web:   www.werkzeug-schmidt.de

Geschäftführer: Hans Schmidt

26. agosto 2014

Un nuovo logo per il nostro partner

Nuovo colore, nuovo logo.

Dopo aver parlato con Jens Langer, Direttore marketing del gruppo  Fischer Panda, abbiamo cambiato il logo dell’azienda sulla barca. Marcus Ortloff dell’agenzia pubblicitaria Printerduo ha usato tutta la sua creativita’ per aiutarci.

Ecco il risultato. Vi piace?

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Il Team  s4h.

6. agosto 2014

MARX E YANMAR SOSTENGONO sailing4handicaps

MARX e Yanmar sono felici di sostenere  „sailing4handicaps“ durante il suo giro del mondo con parti di ricambio e supporto  tecnico Yanmar. Spesso ci chiediamo perche’ dovremmo sostenere un certo progetto. Con “sailing4handicaps” e’ successo l’opposto: abbiamo dovuto cercare una sola ragione per cui non avremmo dovuto sostenere il club. Non ne abbiamo trovata nessuna!

Il sig. Czyz e la storia della sua vita ci hanno toccato profondamente. Nonostante il suo handicap egli ha trovato una via di uscita; partecipa attivamente alla vita di tutti i giorni e ha raggiunto giganteschi risultati portivi. Senza la sua attitudine sempre positiva verso la vita e senza l’utilizzo di una protesi, tutto cio’ non sarebbe stato possibile. Wojtek e la sua compagna Elena Brambilla – campionessa italiana di salto in alto attualmente in carica- vogliono condividere questa conoscenza con le persone amputate. A questo proposito durante il giro del mondo che andranno a fare, costruiranno a bordo del loro catamarano protesi perfettamente vestibili per altre persone amputate.

MARX e YANMAR augurano buona fortuna a Wojtek ed Elena per la realizzazione del loro progetto.

MARX

Nel 1905 la società anseatica MARX & Co. fu fondata ad Amburgo da Carl Gustav Marx. Negli anni venti la società si occupava soprattutto della produzione, del noleggio, della riparazione e dell’installazione di tassametri – il cui inventore fu Carl Gustav Marx – ed in generale di prodotti per autoveicoli. A partire dal 1955 MARX iniziò a occuparsi anche della distribuzione di motori per uso marino. Negli anni seguenti MARX estese le proprie attività anche alla distribuzione di motori per uso industriale nonché alla vendita di sistemi di sicurezza e di registrazione del tempo di lavoro.

Dopo più di cento anni e da quattro generazioni MARX è tuttora un’impresa familiare. Dal 1996 è gestita con molto successo da Robert MARX.

I circa settanta impiegati di MARX lavarono nelle due filiali ad Amburgo. Nel quartiere City Süd si trovano il negozio per la vendita diretta, i reparti per i prodotti nautici nonché per i sistemi di sicurezza e di registrazione del tempo di lavoro; nel quartiere Allermöhe invece sono ubicati i reparti per i motori per uso industriale, la tecnologia per autoveicoli, il centro logistico con più di 10.000 pezzi di ricambio e l’officina nautica dotata della più recente tecnologia di manutenzione e diagnosi.

Il reparto nautico di MARX offre un’ampia gamma di prodotti di alta qualità per imbarcazioni, motori entrobordo e pezzi di ricambio della Yanmar, motori fuoribordo delle marche Suzuki, Yamaha, Torqeedo oppure Neander, generatori della MASE, cambi e timonerie delle ditte Kobelt, Ultraflex, Pretech e Glendinning, sistemi di condizionamento d’aria e di refrigerazione della Hefko, cavi della RCS, strumenti della VDO e molto di più …

Il nostro punto: offriamo ai nostri clienti non semplicemente il prodotto. Anzi, dal momento della pianificazione fino all’istallazione e anche dopo assistiamo i ns. clienti con consulenza qualificata e assistenza tecnica. Il nostro obiettivo: desideriamo superare le vostre esigenze in materia di consulenza, soluzioni e assistenza grazie alla nostra competenza e qualità.

YANMAR

Nel 1912, più di 100 anni fa, l’impresa familiare giapponese YANMAR fu fondata con il nome “Yamaoka Hatsudoki Kosakusho”. Nel 1933 fu sviluppato „il primo piccolo motore diesel“. Prima della seconda guerra mondiale Magokichi Yamaoka – il fondatore della società Yanmar – venne a studiare a Monaco di Baviera e così nacque una relazione particolare con la Germania e con Rudolf Diesel. Yamaoka si interessava molto delle ricerche di Rudolf Diesel e andava spesso a trovarlo ad Augusta. Dopo la seconda guerra mondiale Magokichi Yamaoka quale titolare degli stabilimenti YANMAR-DIESEL ottenne da MAN la licenza per la produzione di piccoli motori diesel.

Il gemellaggio tra le città di Augusta e le città giapponesi Amagasaki e Nagahama – entrambe sedi della Yanmar – risale a quel periodo.

Oggi la Yanmar è uno dei produttori più rinomati e affidabili di motori diesel modernissimi e efficienti con l’apposito accessorio e offre anche un servizio dopo vendita in tutto il mondo. I motori Yanmar vengono prodotti per l’uso nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’industria e per l’uso marittimo.

Da più di trent’anni MARX è importatore generale dei prodotti Yanmar per la Germania, l’Austria, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca. In questi paesi MARX collabora con più di 80 partner Yanmar autorizzati, per offrire ai suoi clienti sempre servizi di ottima qualità.

 

 

4. agosto 2014

RUPES SOSTIENE sailing4handicaps

Costruire una protesi non e’ cosa da poco. Farlo a bordo di una catamarano in mezzo al mare e’ ancora piu’ difficile.

Ma sailing4handicaps non si ferma davanti a nessun ostacolo e ha deciso di affrontare anche questa avventura per aiutare le persone piu’ bisognose.

Il solo lavoro dei membri del club non potrebbe nulla senza il sostegno di partner d’eccellenza.

Siamo lieti di annunciare la nostra collaborazione con Rupes, marchio italiano leader nella produzione di attrezzi da lavoro professionali. Francesco Ginocchio, proprietario del marchio, ha sostenuto senza remore e con grande entusiasmo il progetto.

Rupes e’ stata fondamentale nelle fasi di costruzione delle protesi a bordo e della cura della barca, grazie alla fornitura di attrezzi da lavoro di altissima qualita’, leggeri e facilmente maneggiabili, caratteristiche che sposano alla perfezione le necessita’ del lavoro a bordo del catamarano.

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Uno sguardo sull’azienda:

Essere leader nei mercati internazionali, significa agire con intuito, rapidità, creatività, innovazione.
RUPES, dal 1947, segue questi dettami ed oggi, grazie al proprio reparto di ricerca e sviluppo e all’altissima qualità dei propri prodotti, è riconosciuta come una delle protagoniste nel panorama dell’utensileria professionale a livello mondiale.

RUPES è una realtà manifatturiera forte di 4 siti produttivi e di una rete commerciale in grado di coprire capillarmente i maggiori mercati: 55 agenti presidiano il territorio nazionale, mentre 3 filiali dirette e 60 importatori garantiscono la distribuzione dei prodotti RUPES in tutto il mondo, dall’Europa al Giappone, dal Sud Africa all’Australia.

Il mondo dell’utensile professionale, nelle sue molteplici applicazioni, trova in RUPES il partner ‘made in Italy’ ideale.

 

 

 

4. agosto 2014

PANTAENIUS SOSTIENE sailing4handicaps

Il mondo sembra diventare sempre piu’ piccolo. Nel ventunesimo secolo, dove internet connette le persone con un solo click, le distanze giocano un ruolo sempre piu’ piccolo, ma non per questo spesso ci dimentichiamo di dare uno sguardo d’insieme a quello che ci accade attorno. Chiunque abbia avuto la fortuna di fare il giro del mondo in barca a vela ha avuto l’opportunita’ di rendersi conto di quanto velocemente il clima, le persone, la mentalita’ ma anche la vita stessa cambino lungo le diverse latitudini e longitudini del pianeta.

Per molti di noi non e’ nemmeno possibile immaginare quello che succede in terre lontane e quali ostacoli insormontabili le persone debbano superare. Grazie al rimarcabile esempio di Wojtek Czyz ed Elena Brambilla, diventa sempre piu’ chiaro come sia importante fissarsi nuove prospettive di vita ed affrontare questi ostacoli di petto. Le protesi offrono queste nuove prospettive e speranza per tutte le persone amputate.

Pantaenius e’ fiera di sostenere questo progetto unico nel suo genere e di offrire apporto finanziario. In qualita’ di marchio attivo a livello globale, e di amanti degli sport acquatici, siamo affascinati dall’idea di sailing4handicaps di aiutare le persone meno privilegiate, tramite una fornitura di protesi, ad ottenere una miglior qualita’ di vita, eguale a quella delle persone senza handicap.

Grazie ai suoi oltre 40 anni di esperienza e piu’ di 80,000 clienti attorno al mondo, Pantaenius e’ diventato lo specialista nell’assicurazione di Yacht e barche ben oltre i confini dell’Europa, fissando un nuovo standard nel mercato delle assicurazioni.

L’intero team Pantaenius augura un grande in bocca al lupo al catamarano IMAGINE ed al suo equipaggio.

 

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